28/04/2021
Fonte INVITALIA
Smart&Start Italia è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane.
L'obiettivo è stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il rientro dei «cervelli» dall’estero.
Sono finanziabili progetti con spese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.
L’incentivo è a sportello: non ci sono graduatorie né scadenze. Le domande sono esaminate entro 60 giorni, in base all’ordine di arrivo.
La procedura per richiedere le agevolazioni è completamente informatizzata.
Invitalia valuta i business plan, concede i finanziamenti e monitora la realizzazione dei progetti.
Agevolazione: finanziamento a tasso zero, senza garanzie, copre l’80% delle spese ammissibili, 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia, da restituire in 10 anni, con 12 mesi di preammortamento.
Beneficiari: startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi; team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello "startup Visa”; imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.
Copertura Finanziaria: da € 100.000 a € 1.500.000.
Iniziative ammesse: devono avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo; essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things; essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Note: Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia o localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.